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Fabio Armiliato’s VIDEO


FABIO ARMILIATO, tenore

LA TRAVIATA & AIDA 1991 (Highlights)
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Oper di Basilea 8/4/1991
G. Verdi: LA TRAVIATA

Violetta ANA FELICIA FILIP
Alfredo FABIO ARMILIATO
Germont RUSSEL SMYTHE

Orchestra e Coro dell’Opera di Basilea
Direttore HARRI RODMANN
Regia WILHELM CARLSSON
(Nuova Produzione)

Atto 1°: Inizio e Brindisi.
Duetto “Un di Felice Eterea”
Atto 2°:Aria Alfredo “Lunge da Lei…De miei bollenti spiriti” e Cabaletta
Scena della Carte e Concertato Finale.
Atto 3°: Duetto “Parigi o Cara”
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Opera de Marseille
G. Verdi: AIDA 1/6/1991

Aida NATALIA TOCHISKAYA
Radames FABIO ARMILIATO
Amneris LIVIA BUDAI
Amonasro SERGIO DE SALAS
Ramfis MARIO LUPERI

Orchestra e Coro dell’Opera di Marsiglia
Direttore HENRY LEWIS
(Nuova Produzione)

Atto 1° Aria, terzetto e finale primo.
Atto 2° Scena della vestizione “Nume Custode Vindice”
Atto 3°: Duetto e scena del Nilo: “Pur ti riveggo mia dolce Aida” e finale atto.
Atto 4°: Duetto “Già i Sacerdoti adunarsi”
Duetto Finale “O terra addio”
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La cronologia dei miei debutti in opere verdiane gira tutto attorno alla fine degli anni 80 e i primi anni 90.
La Traviata ho avuto occasione di debuttarla nel Teatro delle Terme di San Pellegrino nel 1987 con Tiziana Ducati nel ruolo della protagonista. La stagione era gestita dall’impresaria Gilda Martini e il figlio Francesco Maria era il direttore d’orchestra. Dopo quel debutto ebbi l’occasione di riprendere il ruolo di Alfredo una sola volta, in un gala a Wiesbaden e poi arrivò questa prima produzione importante al Teatro di Basilea. La regiae era moderna ma elegante, con bellissimi costumi e la direzione musicale era affidata al maestro Harri Rodmann. Protagonista era il soprano rumeno Ana Felicia Filip e la parte di Germont era affidata al baritono inglese Russel Smythe. La ripresa video, anche in questo caso, è amatoriale e, come ho avuto modo già di raccontare, in quegli anni non si potevano riprendere le opere complete per la limitata durata delle batterie e del supporto magnetico: si aveva un’autonomia massimo di 1 ora scarsa….
Le persone che mi seguivano, documentavano quindi una buona parte del personaggio che io interpretavo, penalizzando purtroppo le arie degli altri protagonisti. Il documento rimane comunque interessante proprio per il suodocumento storico e per me è stato davvero utilissimo per poter studiare e migliorare sia vocalmente che scenicamente.
Devo molto a questi documenti che oggi sono anche una testimonianza del percorso artistico fatto.

Discorso analogo per l’AIDA di Marseille del giugno del 1991 contenuta in questo video. Avevo debuttato il ruolo di Radames l’anno prima all’Opera di Belgrado in una nuova produzione del regista Dejan Miladinovic e l’occasione di Marsiglia arrivò come una seconda opportunità in un Teatro che è famoso anche ai giorni nostri per essere tra i più difficili del mondo per la competenza del suo pubblico. Ero stato scritturato nel secondo cast e avevo potuto ascoltare con grandissimo piacere nel primo cast il Radames di Lando Bartolini, grande collega e amico. Le mie recite furono accolte da un grandissimo successo di pubblico e di critica e da quel momento AIDA divenne uno dei miei “cavalli di battaglia”: in pochi anni arrivai a cantarla al Metropolitan di New York e poi all’Arena di Verona. Rimane a tutt’oggi il ruolo verdiano che ho cantato di più in assoluto e che mi ha dato veramente grandissime soddisfazioni avendolo poi potuto cantare anche al Liceu di Barcelona (documentato da un bellissimo DVD), a San Francisco, a Tokyo e al Regio di Parma.
Nel cast di Marsiglia la protagonista era Natalia Tociskaya e Amneris era il mezzosoprano Livia Mudai. Amonasro era il baritono Sergio De Salas e il Sacerdote di Mario Luperi risuonava enorme nel bellissimo teatro marsigliese. La direzione d’orchestra era affidata al bravissimo maestro Henry Lewis, marito di Marilyn Horne. La regia era affidata a Jaques Karpo, brillante direttore artistico dal 1975 del prestigioso teatro francese, che purtroppo in quei giorni era già molto malato e ricordo che seguì passo passo dall’ospedale la mia recita, come mi disse il suo assistente. Purtroppo Karpo morì giovanissimo qualche settimana dopo.
Ringrazio come sempre chi mi ha fornito questo materiale, con tutti i rischi di essere scoperto durante le riprese e la pazienza di tenere la telecamera in mano senza un cavalletto: si devono quindi perdonare eventuali movimenti bruschi e qualche immagine sfocata o l’audio non sicuramente professionale.
Buona visione a tutti!

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