UmbertoGiordano  
ANDREA CHÉNIER
 
Cast
Andrea Chenier: Fabio Armiliato.
Maddalena di Coigny: Daniela Dessì.
Carlo Gerard: Anthony Michaels-Moore.
Bersi: Marina Rodríguez-Cusí.
Madelon: Viorica Cortez (e NON “Irina Mishura” come erroneamente scritto nei titoli del video)
Contessa di Coigny: Viorica Cortez.
Roucher: Miguel Ángel Zapater.
L’Incredibile: Francisco Vas.
Mathieu: Philip Cutlip.
Abate: José Ruiz.
Fleville/Tinville: Enric Serra.

Orchestra and Chorus Gran Teatre del Liceu de Barcelona,
Chorus Master: Josè Louis Basso
Conductor: Pinchas Steinberg. 
Production from The New National Theatre Foundation-Tokyo.
Director: Philippe Arlaud.
Stage & Lights: Costumes: Andrea Uhmann.

Questo appuntamento è dedicato all’opera che amo di più: ANDREA CHÉNIER.
In molte interviste ho parlato di quest’opera come quella che ha scatenato in me la passione per l’opera lirica e per la voce di tenore. Sono cresciuto ascoltando la voce di Beniamino Gigli che intonava le straordinarie melodie uscite dal genio di Umberto Giordano…e ricordo la voglia di ascoltare e di riascoltare ancora il suo attacco della romanza “Come un Bel di di Maggio”: una lezione di tecnica vocale ma anche un trattato di fraseggio e di capacità di far scaturire dalle note emesse il significato recondito della parola espressa. Ho continuato ad ascoltare quell’opera nell’interpretazione che altri tenori ne hanno dato durante il secolo scorso e soprattutto mi ricordo che ad Andrea Chénier è legata la mia prima esperienza in teatro…al “Margherita” di Genova con il grande Mario Del Monaco nel ruolo del protagonista e un giovane ma già affermato baritono: Piero Cappuccilli. L’amore per quest’opera si è poi consolidata dopo Gigli con il grande FRANCO CORELLI: fui folgorato dal suo Chénier per il suo fraseggio e il suo registro acuto. Ricordo che restai incollato al televisore quando misero in onda l’opera completa che la RAI produsse negli anni 70…il suo acuto sul LA naturale di “Tu sei la MÈTA dell’esistenza mia” fu per me come una cascata di diamanti e iniziai a pensare che “quello” era il modo di cantare che piaceva a me e che volevo seguire.
Ho debuttato il mio primo Chénier a Pittsburgh nel 1998: ho aspettato molto prima di buttarlo perché è un’opera che mi dava molto pensiero e un grande senso di responsabilità. Da allora l’ho cantato con crescente successo fino a questa recita del 2007 con Daniela Dessi nel ruolo di Maddalena di Coigny. Chénier è stata anche l’opera del nostro primo incontro sul palcoscenico a Nizza nel 2000 ma questa recita di Barcellona mi è particolarmente cara per il ricordo dello straordinario successo riscosso insieme.
Riporto in calce anche una delle tante bellissime recensioni uscite in quell’occasione e che mi valse, tra le altre da mio debutto, l’appellativo coniato da G.C. Landini di “Miglior Chénier dei nostri giorni”. Ci tengo molto a ripeterlo sempre con grandissimo orgoglio.

Buona Visione!
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“Fabio Armiliato, is the better interpreter for this role by a long way: few can be compared to him in this character. Beginning in the Improviso,  exciting and moving in the trial, he sang  “Come un bel dì di maggio” ,with great taste and was  bright an ringing in the final duet with all the notes in  the right place: altogether a very outstanding performance.
Daniela Dessì gave a fine  demonstration of how to sing Maddalena and  the duet “Ora soave”  was sung  to perfection with beautiful pianissimi. She was exciting and very moving in “La Mamma Morta”  was a real pleasure to listen to. This singer is now an authentic belcantista.”

José M. Irurzun
SEEN AND HEARD INTERNATIONAL MUSICWEB
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